IL PROBLEMA: in Guinea Bissau sembrano innumerevoli gli ostacoli ai diritti fondamentali.
La povertà, aggravata dalla complessa situazione politica, la cui instabilità impedisce di poter intraprendere cambiamenti strutturali. L’analfabetismo e il basso livello di scolarizzazione. Il lavoro precario, non tutelato e scarsamente remunerato. Lo stampo patriarcale della società che nega diritti e possibilità di autodeterminazione alle donne. L’assenza di politiche pubbliche inclusive.
Rendono difficile per tutti la vita. Per di più, tutto questo, negli ultimi anni, è stato aggravato dalla pandemia covid-19.
In tutto il paese, il lavoro è precario, non sicuro e mal pagato e ai giovani solo nei centri urbani più grandi è data la possibilità di formarsi per una professione. Non si sentono rappresentati e la maggior parte sono incoraggiati a migrare.
Le quasi 14.000 persone con disabilità, per la maggior parte, mancano ancora politiche pubbliche inclusive che li tutelino. Lo Stato non le sostiene economicamente ed è loro precluso l’esercizio dei diritti civili. Più del 70% sono donne, che non hanno mai frequentato un istituto scolastico e non hanno accesso al lavoro. Loro e le loro famiglie sono vittime di stigma sociale.
OBIETTIVO DEL PROGETTO:
Il progetto, al quale AIFO partecipa, si inserisce al seguito di interventi realizzati a stretto contatto con le comunità negli ultimi anni con l’obiettivo di offrire formazione, anche professionale, equa ed inclusiva, nonché sostegno economico ai giovani, alle donne e alle persone con disabilità, che cercano lavoro o che vogliono avviare una loro attività, per incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile e ridurre entro il 2030 la disoccupazione e la quota di giovani che non hanno seguito un ciclo di studio o formazione professionale.
5 AZIONI DI AIFO PER RISOLVERE IL PROBLEMA:
Realizzazione di oltre 50 eventi a livello comunitario e programmi radiofonici dedicati all’attività di sensibilizzazione per creare inclusione e consapevolezza sul rispetto dei diritti e la discriminazione.
Istituzione di corsi di formazione professionale e know-how tecnico orientati alle necessità del mercato del lavoro e per permettere l’accesso ad opportunità di auto impiego, attività economiche ed accompagnamento al lavoro autonomo, mettendo a disposizione aule e materiali. Saranno rivolti anche a persone con livelli di scolarizzazione molto bassa e saranno previste borse di studio e opportunità di tirocinio, che saranno offerte in modo prioritario a donne e persone con disabilità al fine di incentivare concretamente la loro formazione e il loro inserimento nel mondo del lavoro.
Creazione di un database delle aziende per agevolare l’attività dell’Agenzia Guineense per il Lavoro e la Formazione Professionale, organo istituito nel 2020 dal Ministero dell’Amministrazione Pubblica, Lavoro, Impiego e Sicurezza Sociale, per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro e formazione.
Infine, in linea con interventi già realizzati negli anni scorsi, ponendo sempre particolare enfasi alla inclusione di giovani, donne e persone con disabilità, è prevista l’attivazione di 61 micro-imprese, replicando esperienze di successo quali i gruppi di risparmio ed investimento comunitario Village Saving Loan Groups (VSLG) e l’accompagnamento tecnico ed imprenditoriale dei Gruppi di Auto Aiuto (GAA).